Mulino di Comignano
Il Mulino fu attivo fino al 1975, con un uso limitato negli ultimi cinque anni per macinare il frumento solo per la famiglia dei proprietari. Il proprietario attuale è Di Felice Giuseppe di Comignano, che ha lavorato come mugnaio negli ultimi quindici anni. Prima di lui, il mulino è stato gestito per vent'anni dal padre Carlo e prima ancora dal nonno Pietro. La famiglia Di Felice possiede il mulino da tempi immemorabili.
La costruzione consiste in un solo locale con la macina ben visibile sul sito. Il vano sottostante il locale del mulino presenta ancora elementi fondamentali del macchinario per macinare la farina come la "banchina", il "punteruolo", la "preteletta" e il "ritrecine", ma alcune pale del ritrecine mancano. La copertura del mulino è crollata, mentre le murature perimetrali in pietrame a blocchi squadrati sono ancora in buono stato. Nella parte posteriore e a monte del mulino si trova un grande invaso per la l’accumulo di acqua, fondamentale per l’utilizzo del mulino poiché le acque del "Fiumicello" che alimentava il mulino erano scarse. Oltre l'invaso sono ancora visibili dei tratti di “gora”, ovvero del canale artificiale che serviva a creare il “salto” di quota finale dell’acqua che attivava il macchinario per la macinatura.