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Pagliaroli

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Il paese è prevalentemente di epoca ottocentesca e moderna, con alcuni edifici del XVIII secolo restaurati. Fra questi, una casa del diciottesimo secolo conserva un portale con angeli sui capitelli e sulla chiave d'arco e un grande camino con un fregio floreale sull'architrave. C'è anche la chiesa di S. Salvatore, che è stata restaurata recentemente e conserva ancora la struttura muraria antica. 

Su una campana si trova la data 1472 e alcune iscrizioni in latino. La chiesa di S. Salvatore è molto antica, risalente prima del XVI secolo. Essa si trova sul podio di un tempio romano risalente al II-III secolo a.C. e venuto alla luce nel 1997. Il Consorzio Aprutino Patrimonio Storico Artistico, finanziato dalla Regione Abruzzo e sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologica d'Abruzzo, ha condotto una campagna di scavo per mettere alla luce le strutture di un antico edificio. Le prime scoperte risalgono al 1970, quando una colonna scanalata è stata trovata durante l'ampliamento di alcuni edifici vicini. Cinque anni dopo, le trincee di scavo hanno portato alla luce una colonna scanalata in pietra calcarea, materiale fittile per la copertura di un tetto e elementi in terracotta figurata e dipinta per la decorazione di un edificio templare. Inoltre, durante lo scavo nell'area lungo la chiesa sono state scoperte cinque sepolture multiple medievali e numerosi ossari in pietra. La chiesa è stata costruita nella metà del XIV secolo, riutilizzando il luogo e il materiale di un edificio preesistente. Infatti, lo scavo ha permesso di scoprire il muro appartenente alla cella del tempio romano che è stato usato come fondazione per l'edificio cristiano. Attualmente, la zona è protetta da una struttura provvisoria con vetro antisfondamento, che permette la protezione e al tempo stesso la fruizione turistica a scopo culturale. Potrebbero esserci ancora interessanti scoperte che potrebbero portare a un approfondimento degli scavi archeologici e alla scoperta completa delle strutture murarie sotto il piano stradale e sotto la pavimentazione della chiesa.

A Est di Pagliaroli, nella zona nota come Piana di S. Lucia, si scoprono importanti resti di Gragnano, dove in passato sono stati trovati un elmo e alcune armi. La tradizione vuole che la zona fosse abitata da una potente dinastia (N. Palma). A Nord-Est di Pagliaroli, c'è una località chiamata "Piana dei briganti" dove sarebbero stati uccisi e sepolti alcuni dei cosiddetti "briganti borbonici". La zona, che era impervia e boscosa, era particolarmente adatta per nascondersi, sia durante il periodo napoleonico che in quello post-unitario, grazie alla sua vicinanza ai confini con lo Stato Pontificio. Tuttavia, era possibile che banditi che si camuffavano da patrioti approfittassero della situazione per saccheggiare e derubare. I banditi catturati spesso venivano giustiziati sul posto. A Fonte Scodella, si possono ancora vedere i resti della strada romana. 

Il nome "Pagliaroli" deriva dal latino "palea" (paglia) e indica le "pagliare", le case dei pastori. È anche documentato che fino all'inizio del 1700, la località era nota come Acquaviva da tempi immemorabili.

Contatti
Indirizzo: Pagliaroli, TE, Italia
Cosa vedere a Pagliaroli
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