Da Padula al Rifugio della Fiumata
Partendo dal centro di Padula (932 metri), si prende il sentiero indicato dai segnavia del Sentiero Italia e si sale fino alla strada asfaltata situata sopra il paese. Svoltando a destra, si arriva al ponte che attraversa il fiume Tordino e subito prima di questo inizia (980 metri, 0.15 ore) il sentiero segnato. Chi arriva in auto da Teramo può evitare di entrare in paese e proseguire sulla strada asfaltata per Macchiatornella, superare il ponte sul Tordino e raggiungere direttamente l'inizio del sentiero, risparmiando così 0.15 ore di cammino.
Il sentiero si snoda attraverso erosioni caratteristiche sull'arenaria e poi si addentra in mezza costa nella foresta di faggi. Dopo aver attraversato un ruscello, si giunge al Ponte Flammagno (1050 metri), che segna l'inizio del tratto più spettacolare della foresta. Si continua a seguire un crinale secondario, attraversando pendii rocciosi e sassosi, si entra di nuovo nella vegetazione e si arriva a un piccolo rifugio dell'ENEL (1399 metri, 1.30 ore). Un sentiero a sinistra conduce alla captazione, dove si incontra per la prima volta il torrente Tordino. Si riprende la salita in una magnifica foresta di faggi, che offre alcuni tratti ripidi e faticosi, sempre con vista sulle acque del Tordino. Si ammira dall'alto una cascata formata da quattro o cinque salti successivi e, deviando a sinistra nel bosco, si raggiunge la più bella cascata della zona, alta circa 15 metri, lungo un sentiero non segnato. Con alcune curve, si giunge a un prato, si incrocia un acquedotto e lo si segue verso sinistra, salendo per un tratturo che conduce al limite della foresta, in vista di un rifugio. Una breve deviazione a sinistra permette di godere di una vista su un'altra cascata del Tordino, accanto a un torrione roccioso e a un canyon scavato nell'arenaria. Pochi minuti sul tratturo conducono al Rifugio della Fiumata (1720 metri, 1 ora), che si affaccia sul vallone dominato dalla imponente parete rocciosa che protegge la vetta del Monte Gorzano e chiuso a nord (a destra guardando) dai dolci pendii erbosi del Monte Pelone.